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Ecco chi decide cosa vedi su Facebook
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Ecco chi decide cosa vedi su Facebook
Vi piace quello che ogni giorno vedete e leggete su Facebook? Nel caso non foste soddisfatti della News Feed della vostra pagina c’è una persona alla quale potete fare le rimostranze: Adam Mosseri, 32 anni, formalmente “direttore del controllo del prodotto di Facebook”. Tradotto, significa che è lui l’uomo che decide che cosa appare sulla bacheca di Facebook, quali video vedrete, che cosa leggerete, quali amici saranno più presenti sulla vostra pagina.
Messa così, sembra quasi che sia lui a selezionare i contenuti uno a uno. Ovviamente, le cose funzionano in modo ben diverso, perché Mosseri è fondamentalmente la persona che ha in mano l’algoritmo di Facebook che si occupa poi di gestire le notizie, foto e quant’altro che compare sulla nostra pagina. È nel 2006 che Mark Zuckerberg capisce che il meccanismo dietro EdgeRank (l’algoritmo di Facebook) non è più all’altezza della situazione: le persone molto attive sul social network vengono letteralmente inondate di “feed”, rendendo quasi inutilizzabile la loro pagina.
Adam Mosseri
Bisogna trovare un modo di filtrare meglio quanto compare sulla pagina, in base all’attività e ai gusti di ogni singola persona. Per questo lavoro, viene chiamato proprio Adam Mosseri, che fino a quel momento aveva lavorato come design director dopo aver completato i propri studi a New York in Information design e mentre continua a coltivare i suoi hobby (fotografia e cucina).
Il concetto base della rivoluzione che Mosseri apporta a Facebook è molto semplice: “Gli utenti devono vedere solo ciò che interessa loro”. Non dev’essere necessario fare alcuno sforzo per trovare i contenuti migliori in mezzo a una marea di cose poco interessanti, quel lavoro di scrematura sarà il compito dell’algoritmo. Fin qui, tutto chiaro. Ma come funziona praticamente? Tutte le nuove impostazione che negli scorsi anni sono state introdotte avevano proprio lo scopo di conoscerci meglio e capire quindi meglio che cosa può interessarci di più e di quali amici vogliamo sapere tutto. Per esempio, il fatto di poter indicare se una persona è un nostro familiare, un amico stretto o un semplice conoscente ha proprio questo scopo. Più una persona è vicina a noi, verosimilmente, più saremo curiosi di vedere quello che pubblica.
Non c’è solo questo: se preferisco vedere video piuttosto che leggere notizie, Facebook se ne rende conto velocemente ed ecco che sulla mia pagina compariranno sempre più spesso dei filmati. Se però una notizia è stata condivisa o ha ricevuto il like di tantissimi miei amici, è probabile che in questo caso possa interessare anche a me, e quindi comparirà sulla mia pagina anche se non sono così abituato alla lettura di articoli.
Anche la nostra personale interazione gioca un ruolo di primo piano: più metto like, commento, condivido ciò che posta la pagina Facebook di un quotidiano o anche solo un mio amico, con maggiore frequenza vedrò quello che lui pubblica. Con questo lavoro di filtro, a cui Mosseri lavora affinando non stop l’algoritmo di Facebook, si è riusciti a ridurre da 15mila a 300 gli aggiornamenti che compaiono sulle bacheche degli utenti più attivi. Insomma, non sta più a noi cercare contenuti interessanti tra la marea che ci viene proposta, lo fa EdgeRank da solo.
Questo metodo, che ha comunque permesso a Facebook di restare ben salda in cima alla classifica dei social network più popolari, ha però ricevuto alcune critiche. La prima riguarda il fatto che mostrandoci solo ciò che vogliamo, Facebook non aiuta la scoperta di cose nuove. Per assurdo, se guardo per un certo periodo di tempo solo video di gattini, corro il rischio di trovare solo ed esclusivamente video di gattini sulla mia timeline; limitando così esponenzialmente la mia possibilità di scoprire contenuti nuovi.
L’altro limite è il fatto che gli utenti non sono contenti che sia un “robot” (dietro al quale c’è però Mosseri e il suo team) a decidere per me. Per superare questo ostacolo, è stato deciso di dare anche a noi una parte di controllo. Attraverso la freccina che compare in alto a destra su ogni post che appare sulla nostra News Feed possiamo decidere di non seguire più la persona che ha postato quel contenuto oppure chiedere a Facebook di mostrare con meno frequenza contenuti simili a quello che ci è stato mostrato.
Messa così, sembra quasi che sia lui a selezionare i contenuti uno a uno. Ovviamente, le cose funzionano in modo ben diverso, perché Mosseri è fondamentalmente la persona che ha in mano l’algoritmo di Facebook che si occupa poi di gestire le notizie, foto e quant’altro che compare sulla nostra pagina. È nel 2006 che Mark Zuckerberg capisce che il meccanismo dietro EdgeRank (l’algoritmo di Facebook) non è più all’altezza della situazione: le persone molto attive sul social network vengono letteralmente inondate di “feed”, rendendo quasi inutilizzabile la loro pagina.
Adam Mosseri
Bisogna trovare un modo di filtrare meglio quanto compare sulla pagina, in base all’attività e ai gusti di ogni singola persona. Per questo lavoro, viene chiamato proprio Adam Mosseri, che fino a quel momento aveva lavorato come design director dopo aver completato i propri studi a New York in Information design e mentre continua a coltivare i suoi hobby (fotografia e cucina).
Il concetto base della rivoluzione che Mosseri apporta a Facebook è molto semplice: “Gli utenti devono vedere solo ciò che interessa loro”. Non dev’essere necessario fare alcuno sforzo per trovare i contenuti migliori in mezzo a una marea di cose poco interessanti, quel lavoro di scrematura sarà il compito dell’algoritmo. Fin qui, tutto chiaro. Ma come funziona praticamente? Tutte le nuove impostazione che negli scorsi anni sono state introdotte avevano proprio lo scopo di conoscerci meglio e capire quindi meglio che cosa può interessarci di più e di quali amici vogliamo sapere tutto. Per esempio, il fatto di poter indicare se una persona è un nostro familiare, un amico stretto o un semplice conoscente ha proprio questo scopo. Più una persona è vicina a noi, verosimilmente, più saremo curiosi di vedere quello che pubblica.
Non c’è solo questo: se preferisco vedere video piuttosto che leggere notizie, Facebook se ne rende conto velocemente ed ecco che sulla mia pagina compariranno sempre più spesso dei filmati. Se però una notizia è stata condivisa o ha ricevuto il like di tantissimi miei amici, è probabile che in questo caso possa interessare anche a me, e quindi comparirà sulla mia pagina anche se non sono così abituato alla lettura di articoli.
Anche la nostra personale interazione gioca un ruolo di primo piano: più metto like, commento, condivido ciò che posta la pagina Facebook di un quotidiano o anche solo un mio amico, con maggiore frequenza vedrò quello che lui pubblica. Con questo lavoro di filtro, a cui Mosseri lavora affinando non stop l’algoritmo di Facebook, si è riusciti a ridurre da 15mila a 300 gli aggiornamenti che compaiono sulle bacheche degli utenti più attivi. Insomma, non sta più a noi cercare contenuti interessanti tra la marea che ci viene proposta, lo fa EdgeRank da solo.
Questo metodo, che ha comunque permesso a Facebook di restare ben salda in cima alla classifica dei social network più popolari, ha però ricevuto alcune critiche. La prima riguarda il fatto che mostrandoci solo ciò che vogliamo, Facebook non aiuta la scoperta di cose nuove. Per assurdo, se guardo per un certo periodo di tempo solo video di gattini, corro il rischio di trovare solo ed esclusivamente video di gattini sulla mia timeline; limitando così esponenzialmente la mia possibilità di scoprire contenuti nuovi.
L’altro limite è il fatto che gli utenti non sono contenti che sia un “robot” (dietro al quale c’è però Mosseri e il suo team) a decidere per me. Per superare questo ostacolo, è stato deciso di dare anche a noi una parte di controllo. Attraverso la freccina che compare in alto a destra su ogni post che appare sulla nostra News Feed possiamo decidere di non seguire più la persona che ha postato quel contenuto oppure chiedere a Facebook di mostrare con meno frequenza contenuti simili a quello che ci è stato mostrato.
Ultima modifica di Luca il Mer Mar 11, 2015 1:29 pm - modificato 1 volta.
Re: Ecco chi decide cosa vedi su Facebook
Ma ovviamente non decide lui manualmente
cmq grazie per le info.
cmq grazie per le info.
Antonio1984- Utente Normale
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Re: Ecco chi decide cosa vedi su Facebook
Io però facebook non lo uso molto..Luca ha scritto:Infatti
Antonio1984- Utente Normale
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Marco84- Utente Normale
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Re: Ecco chi decide cosa vedi su Facebook
Incredibile
matteo.96- Nuovo Utente
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